
Una barba d’oro
Descrizione
LA STORIA
All’inizio della storia, Anacleto Tappetti di barba non ne ha proprio. Anzi, è un ordinato e puntualmente ben sbarbato impiegato della compagnia Hébert e Maranda S.p.a., l’azienda per la quale si occupa di conti e bilanci con una precisione esemplare e sempre chiuso nella sua stanzetta di dipendente modello. Non è una gran vita, ma Anacleto ama i numeri e, perciò, tutto sommato si diverte.
Finché un giorno le cose cambiano: complice la stanchezza o forse altro, fatto sta che le cifre cominciano a ballare davanti ai suoi occhi e la penna intreccia ghirigori e disegni anziché calcoli. Nel giro di poco, Anacleto scorda i suoi compiti, arriva in ufficio con gli abiti spiegazzati, trascorre il tempo progettando una finestra per la parete del suo ufficio da cui poter finalmente vedere “il volto del cielo”. Tempo una settimana e il supermegapresidente della compagnia lo mette alla porta.
Anacleto, un po’ frastornato ma non preoccupato, impara a vivere godendo delle sue giornate: si lascia crescere la barba (una splendida barba rossa!), si dedica al bricolage, organizza mercatini dell’usato, crea un gruppo teatrale. Ed è proprio in occasione di uno spettacolo per cui deve dipingere gli scenari che accade la cosa straordinaria: la sua meravigliosa barba rossa si arma di pennelli e trasforma il fondale bianco in una magnifica opera d’arte. La notizia della bravura di Anacleto passa di bocca in bocca e, ben presto, le sue opere (o meglio le opere della sua barba) compaiono nelle più importanti gallerie d’arte, nei musei, nelle case dei collezionisti. L’ex-impiegato comincia a guadagnare moltissimo e, poichè di numeri si era sempre inteso, gestisce così bene i suoi guadagni da diventare un riccone.
Finché un giorno, o meglio una notte… Quella notte la barba non alzò un pennello, ma chiacchierò con Anacleto per ore. Quando il mattino dopo Anacleto uscì di casa la barba era sparita. Qualche telefonata per acquistare un camper attrezzato di tutto punto e per chiamare a raccolta la sua piccola compagnia teatrale, poi l’artista di successo si dileguò.
Da allora, passa di paese in paese a portare i suoi spettacoli e, la domenica, sulle bancarelle vende quadri per pochi soldi. Dipinti con le sue mani? No, davvero! La barba, rossa e riccia, cade ancora sul suo petto e lo aiuta a realizzare tanti capolavori che ora allietano la vista di persone semplici, anzichè le tasche dei grandi mercanti d’arte.
SPUNTI DI APPROFONDIMENTO
Per la freschezza della storia e per la lezione di vita che offre, il libro può essere proposto a ragazzi di 8 o 9 anni, anche se con livelli diversi di lettura.
In merito ai contenuti, il libro suggerisce spunti per introdurre o approfondire alcuni argomenti, quali:
- calcoli e calcolatrici (l’uso dello strumento)
- la geometria del piano
- luce e colori.
INTINERARI TEMATICI
Il libro suggerisce molti stimoli per avvicinare i ragazzi al mondo dell’arte e della pittura.
Forniamo un paio di esempi dei percorsi fattibili:
La figura umana nell’arte contemporanea, tanti “assaggi” tra le più significative opere degli ultimi anni.
La pittura come fonte di documentazione storica, un percorso di lettura di più opere pittoriche utili alla ricostruzione di un fatto storico del programma di studi.
OLTRE LA STORIA
Il libro è un invito a scoprire ciò che è bello e che veramente conta nella vita. Una conversazione in classe sull’argomento potrà fornire elementi e stimoli per “uscire” dalla scuola alla scoperta del significato del messaggio: una passeggiata, la visione di uno spettacolo, l’osservazione di un’opera d’arte opportunamente guidata possono essere importanti esperienze per imparare a godere di ciò che è bello.