
Ma che vita da strega!
Descrizione
PER CONOSCERE LA STORIA
Cattiva, figlia della strega Racchia, frequenta la scuola per streghe ma, con disappunto dei suoi genitori, il profitto è talmente deludente che rischia l’espulsione. Eppure a Cattiva non mancano le capacità e neppure la volontà o l’impegno, è solo che la vita da strega non fa per lei. I genitori, che non sospettano nulla, le propongono delle lezioni private, con la speranza di risolvere il problema; Cattiva accetta di buon grado questa soluzione che si rivelerà essenziale per la realizzazione delle sue aspirazioni.
SPUNTI DI APPROFONDIMENTO
Aspirazioni e dati personali
Cattiva aspira a una vita da bambina normale. I bambini potrebbero essere condotti ad approfondire quali sono le loro aspirazioni e come intendono realizzarle, valutando le capacità, le attitudini, le reali possibilità di attuazione.
PERCORSI TEMATICI
Il senso del dovere
A Cattiva non piace la scuola che frequenta, tuttavia si impegna per ottenere un risultato soddisfacente e non deludere i genitori.
La volontà
Crudezia è un’ottima strega, con molta esperienza, decisa a portare Cattiva sulla strada… giusta. Ma la volontà della bambina è più forte di tutto e alla fine troverà il modo di utilizzare le capacità dell’insegnante a suo vantaggio.
UNA PROPOSTA IN PIÙ
La scuola per streghe è alquanto strana. Può essere stimolante proporre una scuola dove, ogni tanto, sarà un bambino a tenere la lezione su un argomento precedentemente scelto e preparato.
Si potrebbe inoltre fare con i bambini un gioco, una sorta di gara di formule magiche da inventare e pozioni miracolose da usare come antidoto.