
L’odore di Pepenero
Descrizione
LA STORIA
Pepenero, una piccola puzzola senza odore, deve abbandonare i suoi genitori e la sua valle per andare a cercare la sua puzza; ma dove andare?
Il saggio Orsobrillo ha sentito parlare di certi umani che sanno produrre le puzze più puzzolenti e svariate ed è lì nelle loro tane che Pepenero troverà certamente ciò che cerca.
Pepenero però non conosce nulla della città, per sua fortuna incontra Nestore il gatto randagio dal cuore grande e libero: insieme cercano la puzza giusta per la puzzola.
L’AUTORE
Pino Pace è nato a Torino trentasei anni fa, vive con Donatella e con le figlie Arianna e Agnese. Ha svolto numerosi e vari lavori, in mare e in terraferma (soprattutto in terraferma), sedentari e movimentati (soprattutto movimentati). Sogna un lavoro sedentario e in alto mare.
L’ILLUSTRATRICE
Francesca Chessa nasce a Chieri (Torino) il 13 dicembre 1964.
Consegue la Maturità Magistrale nel 1982 e si laurea alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino nel 1990.
Nel 1999 tiene i seminari “L’illustrazione per l’infanzia” e “Il collage nell’illustrazione” presso l’Accademia Pictor a Torino.
Nel 1995 realizza le illustrazioni per il libro Grandi amici piccoli innamorati di Achim Bröger, Edizioni Il capitello, Torino.
Del 1998 sono testo e illustrazioni del libro Balenottera mangiona, Edizioni Colors, Genova. Nel 2000 illustra Le favole di Esopino di Gianni Rodari per le Edizioni Il capitello, nel 2004 Animali pronti in favola di Silvia Roncaglia, Editrice Piccoli.
COME INCOMINCIA LA STORIA:
Dopo le montagne e il fiume, oltre il bosco c’è una piccola valle, è la valle di Puzzetta, le puzzole almeno la chiamano così. Perché Puzzetta è il paese delle puzzole.
A Puzzetta da sempre, le notti seguono i giorni, le estati gli inverni e tutto va più o meno bene. I cuccioli fanno scorpacciate di more selvatiche e nocciole, rotolano sui prati e sguazzano nei torrenti.
Una volta cresciuti scavano una tana profonda e cercano un’altra puzzola per andarci a vivere. Dopo qualche mese sono lì che badano ai loro cuccioli e tanti anni dopo, quando arriverà il momento di andarsene, faranno poca strada. Il paradiso delle puzzole è una valle di nuvole sopra al cielo di Anrette, così pensano le puzzole, dove scaveranno la loro tana in una nuvola. E tutto, in fondo, continuerà come prima.
Una notte una giovane puzzola, Moraspina, mise al mondo un cucciolo. Insieme a Ventoscuro, il nuovo papà, decisero di chiamarlo Pepenero. Moraspina ripulì il cucciolo, leccandolo con pazienza; il mantello di Pepenero era già nero e bianco, lucidissimo.
Pepenero era una puzzoletta di buon carattere, dagli occhi scuri e curiosi.
Però in quel cucciolo qualcosa non andava. Ventoscuro e Moraspina se ne accorsero subito.
UNA DELLE PROPOSTE OPERATIVE:
INDAGARE
Nasofino, che non si fa mai gli affari suoi, è riuscito a scoprire il segreto di Pepenero.
Il gioco che ti propongo serve a capire chi è un buon detective (investigatore).
Alcuni ragazzi si accorderanno per assumere un’identità; un animale, un fiore, un oggetto; uno sarà Pepenero. Il detective, che naturalmente è all’oscuro di tutto, dovrà rivolgere delle domande (rigorosamente vietate quelle sull’odore o sul colore) e scoprire chi è Pepenero. Se sbaglia farà la penitenza; se indovina, Pepenero diventerà detective.