R. Aglietti

Le streghe di Torregialla

Collana: LeggoGioco
SERIE AZZURRA da 9 anni in su
Illustrazioni di N. Bosnia
6,35
ISBN: 9788846610591
Pagine: 144

Descrizione

LA STORIA
Un ragazzino in vacanza dai nonni, un albero che parla… pochissimo tempo per sciogliere un potente incantesimo, opera di due streghe smemorate e pasticcione. Ma il nonno di Eugenio non è soltanto un insospettabile “mago” dell’agricoltura e rivelerà al nipote la sua doppia vita, in cui convivono in allegria magia e amore per la natura.
Si tratta di una bella storia fantastica, che sa proporre i contenuti di una fiaba tradizionale (streghe, incantesimi, aiuti magici,…) in chiave moderna e originale, sia per l’azione e la tensione narrativa che per il linguaggio molto spigliato e attuale.

L’AUTRICE
Rita Aglietti vive a Meldola, vicino a Forlì. Laureata in legge, lavora per l’Università di Bologna e intanto si diverte a scrivere fiabe e storie per bambini che suo figlio divora avidamente.
Ha pubblicato «Notte al museo» per le Edizioni Emme e «Teseo e il mostro del labirinto» per Einaudi e «Zenzanò» per Hablò Edizioni.

L’ILLUSTRATRICE
Nella Bosnia è nata a Milano nel 1946.
Ha iniziato a lavorare come designer tessile nel reparto creativo della Rinascente-UPIM, approdando alcuni anni dopo all’editoria per l’infanzia. Nel 1975 ha dato vita, con Adela Turin, alle edizioni «Dalla parte delle bambine», una delle esperienze editoriali più innovative nel nostro paese. Ha partecipato a numerose rassegne collettive, fra le quali va citata: Favolose 15 illustratrici italiane per l’infanzia, curata da Ferruccio Giromini e Cristiana Taverna a Milano nel 1995, con catalogo Nuages. Nel 1996 ha ricevuto il Premio Andersen Il mondo dell’infanzia, quale migliore illustratrice dell’anno. Ha lavorato per numerose case editrici pubblicando, oltre ai lavori in campo scolastico e parascolastico, quasi cento volumi.

COME INCOMINCIA LA STORIA:
Un posto speciale
Eugenio seguì con la coda dell’occhio l’auto di sua madre che si allontanava sulla strada polverosa in mezzo ai filari.
Intanto nonno Baldo lo stava stritolando con un abbraccio da giocatore di football americano: non vedeva il nipote da un pezzo ed era felice di poterlo strapazzare.
– Eugenio, fatti vedere ! – diceva stupito. – Ti sei fatto davvero grande in pochi mesi! Sei quasi un uomo! –.
Eugenio pensò che questo fatto che era quasi un uomo il nonno glielo diceva almeno da cinque o sei anni. Adesso poi, che di anni ne aveva undici, ad Eugenio sembrava quasi fosse vero…
Nonna Tina, dal canto suo, non vedeva l’ora di rimpinzare di squisitezze il nipote che veniva dalla città.
– Sei magrolino, Eugenio! – gli diceva pizzicandogli un braccio – Adesso ci penso io a farti metter su qualche chilo. Non puoi mica tornare a scuola a settembre secco come un uscio!
Agosto era appena iniziato ed Eugenio era già stato al mare con i genitori. Aveva fatto anche il campeggio scout. Erano state vacanze meravigliose. Al mare aveva imparato a tenere gli occhi aperti sott’acqua, al campo estivo gli avevano insegnato a mantenere acceso il fuoco sotto la pioggia. Ma quello che trascorreva in campagna dai nonni era il periodo dell’anno che Eugenio preferiva.

UNA DELLE PROPOSTE OPERATIVE:
DISEGNARE

Le streghe di Torregialla hanno trasformato gli abitanti in frutti.
Anche noi, senza volerlo, facciamo la stessa cosa quando diciamo a qualcuno: «Sei rosso come un peperone!» oppure «La tua testa è una zucca vuota!» o ancora «Testa di rapa!» o «Testa di cavolo!»
E allora perchè non prepari, magari insieme ai tuoi compagni, una galleria di ritratti di parenti, amici e familiari pensando quale frutto o verdura il loro viso o il loro corpo oppure il loro carattere ti fanno venire in mente.
Puoi procedere in due modi: partendo dalla persona oppure dal frutto o dalla verdura.
Nel primo caso sarebbe opportuno che ti procurassi delle fotografie che ritraggono l’amico o il cugino o… anche l’insegnante andrebbe bene!!
Adesso osserva con attenzione il ritratto della persona scelta passando in rassegna nella tua mente tutta la frutta o la verdura che conosci, alla ricerca di possibili tratti in comune: ha il naso a patata? La testa a pera? Le orecchie a foglie di lattuga?
Trovato l’abbinamento giusto comincia l’opera: copia il ritratto trasformando il viso o tutto il corpo nel vegetale che hai scelto. Cancella, ricomincia, aggiungi, togli… ed ecco finita l’opera!
Se invece decidi di procedere nel secondo modo devi cominciare con il disegnare un frutto o una verdura (senza colorare ancora) poi, pensando ad una persona conosciuta che si adatta al disegno, aggiungere i tratti umani e i vari dettagli fino a quando il “vegetale” avrà assunto le sembianze umane.
Ora puoi realizzare una divertente galleria di persone-frutto o di frutti-umani da esporre… in cucina naturalmente!!


Dettagli

Collana: LeggoGioco
Piste di lettura: Fantasia in gioco