
Il pesce rosso nel mare
Descrizione
LA STORIA
Pippo è un pesce rosso speciale perché ha imparato a parlare.
Eleonora, la sua padroncina, è molto premurosa con lui; una mattina però succede l’irreparabile: Arturo, il fratello di Eleonora, giocando a pallone in casa, fa cadere la boccia dove Pippo sguazza allegramente. Un disastro, tanti pezzi di vetro sparsi su tutto il pavimento e il povero Pippo non dà segni di vita. Pippo però non è morto, è solo svenuto! Troppo tardi… al suo risveglio non è nella solita vaschetta, ma non è mai stato in un posto così grande, dove ci sono tanti nuovi pesci e… si respira a fatica, l’acqua ha un sapore cattivo! Inizia così la sua stravagante avventura…
L’AUTORE
Roberto Barbero da sempre vive a Torino, dove è nato il 25 aprile 1949. Si è laureato in Lettere Moderne e da più di vent’anni fa l’insegnante. Ha iniziato a scrivere fin dall’adolescenza, sperimentando diversi generi letterari, in un primo momento soprattutto nel campo della saggistica, fin quando ha incominciato a scrivere storie per ragazzi.
L’ILLUSTRATRICE
Chiara Balzarotti, creativa ed illustratrice, lavora a Biella, dove ha uno studio diviso tra attività di grafica e illustrazioni e laboratorio di creatività manuale per bambini dai cinque ai dieci anni di età. Tiene corsi di animazione alla lettura nelle biblioteche per ragazzi, nelle ludoteche e nella scuola primaria e corsi di formazione per educatori ed insegnanti. Collabora da diversi anni con la rivista per ragazzi “IL GIORNALINO” – ed. San Paolo – per cui cura la rubrica “COME SI FA”. Collabora inoltre con altre testate per ragazzi. È autrice di libri di manualità per bambini.
COME INCOMINCIA LA STORIA:
“Mamma! Vieni a vedere! Vieni subito!” grida Eleonora.
“Cos’è successo?” chiede la mamma, mentre arriva di corsa.
“Guarda! Pippo parla!”
La mamma scoppia a ridere.
“Ma dai, Eleonora! I pesci non parlano!”
“Eppure muove le labbra. Vedi?” dice la bambina, e mostra la vaschetta, dove Pippo, che è un pesce rosso, davvero apre e chiude la bocca.
La mamma continua a ridere e dice: “Fanno tutti così, ma non dicono niente: sono muti come pesci!” Eleonora è una bambina curiosa e non accetta quello che le dicono i grandi se non è d’accordo.
“Eppure Loreto parlava sempre!” ribatte.
“Ma Loreto” risponde la mamma “era un pappagallo, non un pesce. Tu non te lo ricordi bene perché quando lo avevamo eri troppo piccola.”
“È vero. Adesso che ci penso, ricordo che stava in gabbia, non nella vaschetta.”
Pippo però non è un pesce come tutti gli altri, è davvero speciale: è intelligente e ha imparato a capire le parole che sente da tutte quelle persone, grandi e piccole, che parlano, parlano e non stanno mai zitte.
UNA DELLE PROPOSTE OPERATIVE: I PESCI SI DIVERTONO A
Farsi friggere
Per questo gioco è necessario essere almeno 10 ed avere a disposizione uno spazio abbastanza ampio. Disponete le sedie in cerchio: deve essercene una in meno rispetto al numero dei giocatori. Il pescatore sta al centro, gli altri giocatori in cerchio scelgono il nome di un pesce. Al via il pescatore dirà il nome di alcuni pesci, (ad es.: oggi ho pescato una triglia, uno scorfano, un pesce rosso) e i pesci nominati si scambieranno di posto; anche il pescatore partecipa allo scambio ed è vietato scambiarsi di posto con un vicino! Chi non trova posto diventa pescatore. Se si vuol far scambiare tutti di posto, invece di nominare i vari pesci, basta dire “fritto misto”.
Lanciare le palle
Le bocce non sempre contengono pesci… possono contenere anche palline! Soprattutto se hai una buona mira!
Procurati contenitori di diverse forme e grandezze, sistemali in fila e attribuisci ad ogni contenitore un punteggio (se il contenitore ha un “collo” largo avrà meno valore, se invece è un vasetto piccolo o con imboccatura non proprio comoda, varrà molto).
Ora procurati palline da ping pong, traccia una linea a circa due metri di distanza dalla fila di contenitori. Dividi i giocatori in due squadre e, a turno, si procede ai tiri. Vince la squadra che dopo i tiri stabiliti avrà totalizzato il maggior numero di punti.