A. Vivarelli

Camilla e il ragno peloso

Collana: LeggoGioco
SERIE ROSSA da 6 anni in su
Illustrazioni di M. Quarzo
4,80
ISBN: 9788846610287
Pagine: 48

Descrizione

LA STORIA
Camilla è una brava bambina. È obbediente e gentile e non risponde mai di no. Non si arrabbia mai, non si sporca mai e mette sempre in ordine la sua camera.
Però non può impedirsi di sognare, e così a volte immagina di trovarsi in una soffitta polverosa, in mezzo a mucchi di strani oggetti e vecchie scatole piene di misteri. Un giorno, immaginando di essere una meravigliosa principessa e di percorrere le mille stanze del suo castello, si imbatte in qualcosa di spaventoso: un’enorme ragnatela e, sul soffitto, un gigantesco ragno peloso. Invece di scappare, Camilla si ferma a chiacchierare e scopre così che il povero ragno soffre di solitudine, proprio come lei.
È l’inizio di un’amicizia: il ragno decide di seguire Camilla nella sua vita di tutti i giorni, diventando per magia piccolo piccolo. Abiterà in una scatolina di cartone e i due si faranno moltissima compagnia.

L’AUTRICE
Anna Vivarelli vive a Torino. Laureata in Filosofia, lavora da anni come copy-writer. Ha scritto testi per il teatro e per la radio e da qualche anno si dedica alla letteratura per ragazzi. Tra i suoi libri: Uomo Nero, Verde, Blu; Amico di un altro pianeta; La coda degli autosauri, vincitore nel 1996 del Premio Battello a Vapore; Mimì, che nome è?; Uno gnomo nell’orecchio; Scacchi matti; Le mele del principe; Le storie di Francesca; la raccolta di racconti Storie per gioco; per la collana Leggogioco dell’Editrice Signum Annibale sul foglio, Camilla e il ragno peloso e Il confine del paese.

L’ILLUSTRATORE
Matteo Quarzo è nato nel 1972. Frequenta (lungamente) il liceo artistico, dove, dopo alterne vicende, infine, si diploma.
Nel frattempo si occupa di educazione ambientale, disegna fumetti, incide nastri, smonta vecchi televisori, lavora come commesso in una libreria per ragazzi, si interessa di illustrazioni per l’infanzia.
Ha pubblicato alcune tavole su riviste del settore. Nella collana Leggogioco dell’Editrice Signum ha illustrato Tato strampalato e Titina perbenino, Il matto volante, Il magnifico libro del Signor Tutto, Perduti, Lo strano caso della scimmia Filomena e Camilla e il ragno peloso.

COME INCOMINCIA LA STORIA:
I bravi bambini dicono sempre grazie, prego, per favore, buongiorno e buonasera. …E non si arrabbiano mai, perché non è educato.

Camilla è una brava bambina. È ubbidiente e gentile: dice sempre «grazie», «prego», «buon appetito», e non risponde mai di no. Non si arrabbia mai e non fa mai capricci. Quando non ha voglia di fare quello che le chiedono, lo fa lo stesso e mangia sempre tutto quello che ha nel piatto.
Camilla non si sporca mai, perché sa che una maglietta color marronefango o striata verdeerba darebbe un dispiacere alla mamma. Per questo Camilla non si rotola per terra ai giardini, non mette in tasca le foglie secche e non fruga nella ghiaia per cercare pietroline e rametti. Non fa collezione di cordicelle, carte di caramelle e cose graziose che si trovano per terra.
Però ne avrebbe molta voglia.

I bravi bambini non si sporcano mai, nemmeno quando giocano su un prato. Per questo evitano accuratamente le pozzanghere, gli stagni, i fiumi impetuosi e le paludi con le sabbie mobili.

UNA DELLE PROPOSTE OPERATIVE:
PRESENTARSI

La ragnatela dei nomi
Quando due persone che non si conoscono si incontrano, fanno le presentazioni; così fa anche Camilla quando incontra il ragno. Ti ricordi tutti i nomi dei tuoi compagni? Proviamo.
Il gruppo sta seduto in cerchio; un partecipante avrà in mano un gomitolo di spago o di lana, terrà saldamente tra le dita l’estremità del filo e, dopo aver detto il suo nome ad alta voce, lancerà il gomito ad un compagno. Questi dirà «Ho ricevuto il gomitolo da… (e dirà il nome del compagno che gli ha lanciato lo spago), io sono…» (e dirà il suo nome), quindi a sua volta lancerà il gomitolo ad un amico.
Quest’ultimo dirà «Ho ricevuto il gomitolo da…, che lo aveva avuto da…, io sono…» E così via fino all’ultimo partecipante.
Alla fine si sarà formata una “ragnatela” di fili; l’ultimo bambino, dopo aver detto il suo nome, riavvolgerà il gomitolo, ripetendo i nomi dei compagni che man mano incontrerà. Il gioco si complica se si useranno nomi inventati.


Dettagli

Collana: LeggoGioco
Piste di lettura: Fantasia in gioco